Cos’è la DeFi?
Ma prima di tutto, cosa significa DeFi?
In questo breve articolo cercheremo – in maniera del tutto non esaustiva! – di introdurre in modo semplice e comprensivo da tutti il concetto di DeFi, spiegandone le modalità d’utilizzo e i punti di forza.
Quindi, ricominciando da capo: cos’è la DeFi?
E’ l’insieme di una serie di progetti il cui valore oggi – 10 dicembre 2021 – fonte Coinmarketcap – è pari a 152.964.412.401 dollari (non patatine…) tra i quali spiccano, Terra, Avalanche, Uniswap, Chainlink…
Si definisce come Finanza Decentralizzata, vale a dire una finanza nella quale non vi sono intermediari finanziari le cui figure vengono sostituite dagli smart contract.
Le piattaforme DeFi permettono di:
– prestare e prendere in prestito fondi
– utilizzare derivati
– scambiare criptovalute
– guadagnare interessi su conti deposito
In poche parole, la sua funzione principale è quella di offrire servizi equiparabili a quelli tradizionalmente fornite dalle banche con il vantaggio di avere costi minori dovuti proprio all’assenza di intermediari e condizioni migliori quando si prende un prestito o si depositano dei fondi.
Non si può però parlare di finanza decentralizzata senza avere bene in mente il concetto di stable-coin, una moneta completamente slegata da un’azienda, da un exchange e del tutto decentralizzata.
La prima stable-coin ad essere introdotta è stata Tether USDT, oggi la più capitalizzata tra le monete riconducibili a questa categoria (quarta nella classifica di Coinmarketcap) e certamente la più diffusa. Va ricordata anche Maker Dao con la sua stable-coin DAI. La novità e vera rivoluzione sta nell’introduzione del concetto di utilizzo un collaterale volto a coprire il valore della stable-coin ancorata al dollaro (quindi con rapporto 1:1) ed inteso come riferimento mondiale riconosciuto universalmente.
La DeFi nasce su Ethereum proprio grazie all’introduzione da parte della sue rete degli smart contract, cuore pulsante della finanza centralizzata proprio in grado di svolgere la funzione dell’intermediario finanziario.
Oggi la struttura di Ethereum è troppo lenta e troppo costosa (detto in altre parole: poco scalabile) per sostenere la DeFi. Per questo si sta assistendo allo sviluppo e alla nascita di nuove reti – si pensi a DOT, ADA, SOLANA, BNB – che si propongono di essere valide alternative capaci di andare a colmare le lacune presenti in ETH.
Abbiamo così introdotto un concetto fondamentale, quello della scalabilità, vale a dire transazioni molto veloci ed economiche. Se la DeFi vuole essere migliore delle banche tradizionali, deve offrire strumenti e costi più vantaggiosi. Ed è questo il motivo per il quale non è fattibile la DeFi su BTC, estremamente lento e caro nelle transazioni.
Quando si parla di DeFi non si possono dimenticare alcuni attori fondamentali quali:
AAVE, che ha permesso l’esplosione della DeFi grazie ad una piattaforma molto semplice da usare per le gestione di prestiti e crediti, offrendo al contempo percentuali interessanti su prestiti e depositavi, utilizzando anche soluzioni layer2 di Ethereum come Matic/Poligon, riducendo così drasticamente costi e aumentandone la scalabilità
UNISWAP, la principale piattaforma di scambio criptovalute con grandi grandissimi volumi, alla quale poi si sono aggiunte altre realtà quale SUSHISWAP, PANCAKE SWAP…
La DeFi ha creato un mondo parallelo alla finanza tradizionale e anche agli exchange che ha come sua fondamenta le stable coin tra le quali possiamo citare DAI e UST, oggi in forte crescita.
Caratteristica principale è l’interoperabilità, vale a dire la capacità di due o più sistemi, reti, applicazioni e componenti di scambiarsi reciprocamente informazioni ed essere poi in grado di utilizzarle. Nello specifico, la capacità di operare su più blockchain in modo da poter sfruttare quelle più economiche e veloci, operando così per mezzo di bridge.
Quindi:
1. Decentralizzazione
2. Velocità
3. Interoperabilità
4. Sicurezza
sono i punti sui quali ogni blockchain deve puntare per avere al suo interno una DeFi vincente.
Restiamo connessi, ne vedremo delle belle…